Dopo vari giorni dall’accaduto, la notizia delle violenze di massa su donne indifese nella notte dell’ultimo dell’anno è stata diffusa dai media ed ha raggiunto il grande pubblico. Questo elemento non solo è sconcertante, ma necessita di una riflessione. Dobbiamo, ancora una volta, confrontarci con il mondo violento e insicuro in cui viviamo, e quando parlo di mondo intendo qualunque Paese.
Sino a qualche anno fa, vi erano Paesi sicuri in cui la polizia e le autorità riuscivano a tutelare le persone, oggi non è più così. Un mondo tanto sicuro come la Germania; un mondo in cui la polizia e le autorità funzionano e la legge viene applicata era un deterrente per i criminali. Oggi neanche tale efficienza è riuscita a bloccare e rendere innocui dei personaggi violenti e aggressivi. Dobbiamo realmente preoccuparci e pensare alla sicurezza delle nostre figlie e dei nostri figli. Il fatto che la violenza abbia investito le donne è stato strategicamente architettato per colpire, evidentemente, chi ha sempre definito alcuni popoli maschilisti, contrari alle libertà e all’uguaglianze di genere.
La violenza è violenza nei confronti di tutti gli esseri umani, nella fattispecie è stata indirizzata alle persone strutturalmente più deboli. E’ inconcepibile che una donna non possa sentirsi sicura in nessun posto del mondo e non protetta dalle autorità. Oggi, uscire dalla propria casa significa organizzarsi e difendersi autonomamente, in palese contrasto con le regole del diritto. E allora ? Come risolvere il problema? Forse bisognerebbe che la polizia ci aiutasse a difenderci e, soprattutto, a noi donne dico di essere pronte a riflettere sull’autotutela.
Il mio augurio a tutte le donne coraggiose e la mia stima a quelle che hanno denunciato tali crimini poiché mettersi in discussione e raccontare fatti tanto gravi rappresenta un momento tragico nella vita di un essere umano, soprattutto per le ripercussioni psicologiche che sopravvivono alla tenacia.
Noi donne che conduciamo battaglie quotidiane per le altre donne siamo vicine psicologicamente e umanamente alle protagoniste dei fatti di Colonia.
In ultimo, desidero ricordare che destinare maggiori risorse economiche alle polizie locali ed incrementarne la presenza sul territorio è fondamentale in questo preciso momento storico in cui non ci si sente più al sicuro in nessun posto del mondo.
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